sabato 5 aprile 2014

Letti per voi- La geometria del vento di R. Malavasi



Titolo: La geometria del vento
Autore: Raffaele Malavasi
Editore: Autopubblicato
Pagine: Prezzo: 0,99 euro

Sinossi


Esiste il segreto del successo del velocista, la parte del corpo dell'atleta che permette di ottenere prestazioni vincenti?
Questo interrogativo segna sorti e vicende della famiglia Carrara da oltre un secolo: Carl, laureando in biologia, suo nonno Giulio, già partigiano, e il loro avo dell’Ottocento, il famigerato studioso di antropologia criminale Cesare Lombroso.
Durante gli studi per la sua tesi, Carl si imbatte nelle tracce di un testo che potrebbe fornire a quella domanda una clamorosa risposta; ma esso sembra essere stato occultato per cause non chiare. Si getta quindi alla ricerca del manoscritto, trovandosi presto a dover fronteggiare l'ingombrante passato della sua famiglia e a dover sfuggire a chi, risvegliandosi da un lungo letargo, vuole a tutti i costi mettere le mani su quell'antica scoperta.
La vicenda si snoda tra Parma e Torino, tra campi di atletica e biblioteche polverose; qui si intrecciano avventura, mistero, formazione, anelito verso grandi ideali, impietosa manifestazione dell’umana debolezza ed esercizio senza scrupoli del potere: dietro lo scenario del mondo dell’atletica si affacciano prepotenti i fantasmi del razzismo, della guerra fredda e del doping.

Recensione

La geometria del vento di Raffaele Malavasi è un romanzo thriller ambientato nei giorni nostri. Il protagonista, Carl, è un semplice laureando alle prese con la tesi e appassionato di calcio. Al suo fianco ci sono gli immancabili amici Giovanni e Alberto. Tuttavia, i personaggi più importanti sono quelli della famiglia di Carl, discendenti di Cesare Lombroso. La storia si svolge , infatti, attorno a un misterioso manoscritto dello scienziato che potrebbe portare pesanti conseguenze nel mondo dell'atletica. Lombroso ha lasciato in custodia del tempo questo suo prezioso manoscritto, lasciando pochi ma fondamentali indizi all'interno della famiglia e la matassa verrà lentamente sbrogliata da Carl e da suo nonno Giulio, pronipote di Lombroso.
I personaggi sono psicologicamente tutti ben descritti. Non sono moltissimi, tranne negli ultimi capitoli, ma costituiscono una rosa variegata. I sospetti del lettore ricadono di volta in volta su un personaggio diverso e alla fine rimane sorpreso da come si svolgono i fatti.
Lo stile iniziale è lento e anche un po' pesante ed è in netto contrasto con i dialoghi, incentrati soprattutto sullo scambio informale di battute dei tre amici poco più che ventenni. Il loro stile estremamente colloquiale strida con quello dell'autore durante la narrazione. Andando avanti si nota una certa maturazione di Malavasi e lo stile si appiana mentre il ritmo inizia ad accelerare. L'intreccio, i dialoghi e i lunghi momenti di suspense si svolgono come davanti ad una telecamera. L'andamento da film d'azione in alcuni punti fa appassionare il lettore moderno, in altri rende l'atmosfera poco probabile, come in una delle scene finali, nella quale Carl, in evidente pericolo, parla per diverse battute e fa il riassunto della situazione, cosa, inoltre, di cui il lettore non ha bisogno poiché ha seguito tutti i passi del protagonista.
La storia è molto originale e si nota il profondo impegno dell'autore mista ad un'eccellente fantasia. L'avventura di Carl tiene il lettore in apnea e lo fa tifare per il protagonista.
Il romanzo è stato autopubblicato. Tuttavia, se si lima in alcuni punti, merita molto.


Ginevra Wilde

Nessun commento:

Posta un commento